martedì 22 giugno 2010

Brescia calcio, giù la maschera


Brescia Calcio, giù le carte sulla questione di stadio. Penso che la città, l’amministrazione, il pubblico, abbiano il dovere di mettere a disposizione gli impianti necessari alla disputa dell’attività sportiva che dia lustro alla città. Non entro nel merito di cosa dia e non dia lustro: ma mi permetto di dire che da cittadino penso che il Rigamonti sia brutto, vecchio, ma comunque «agibile» e pertanto idoneo a quel che serve al Brescia. Che al Brescia piaccia o meno.
Certamente, farebbe gola a tutte le società un impianto sportivo gratuito e magari da gestire (averlo di proprietà mi sembrerebbe francamente eccessivo): a questo punto, caro Brescia Calcio, se uno i soldi li ha si compra un’area e si fa uno stadio più bello, nuovo, funzionale e magari con i giocatori bravi da farci giocare dentro. In caso contrario, utilizzi quello che la collettività mette a disposizione visto che grazie a Dio in Italia i contributi del Coni a fine anni ’80 hanno permesso la nascita di impianti sportivi a ripetizione: sistemato con i soldi dei cittadini, e non solo con quelli del Brescia Calcio, il vecchio Rigamonti può vivere la seconda giovinezza. Se non piace, liberi di farsi il proprio giardino: con le proprie risorse.
Ultima annotazione: come mai la presenza dei politici bresciani è direttamente proporzionale all’importanza della partita e al numero previsto di spettatori allo stadio?

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