domenica 20 giugno 2010

La Chiesa, il chiacchiericcio, Sepe, la sete


E ora sotto con il cardinal Sepe: accusato di corruzione per aver gestito "allegramente" alcuni beni della Propaganda Fide. Lui, dopo la messa celebrata in un piccolo comune di Napoli ha dichiarato ai microfoni "sono tranquillo, la verità verrà sempre fuori". Salvo poi salire frettolosamente in auto, modus operandi solitamente adottato da tutti coloro che vogliono mettere aria tra la bocca e il microfono dei giornalisti.

Tutto questo arriva in un momento sempre più difficile per la chiesa: dopo quello che Papa aveva definito a Pasqua come "chiacchiericcio" (le vicende di pedofilia che, in Germania e Inghilterra, avevano coinvolto numerosi membri del clero), ora questa vicenda che coinvolge il cardinal Sepe. Come "quasi sempre" la verità verrà a galla: sarà interessante capire quanto scalpore farà la piega che prenderanno gli eventi.

Anche questo episodio, come la condanna don Marco Baresi a Brescia (7 anni e 6 mesi) per abusi sessuali e diffusione di materiale pedopornografico, mette sempre più l'accento verso una chiesa che con alcuni membri tende a smarcarsi dal disegno che l'ha generata. E che, inevitabilmente, dovrà prendere una direzione: conservatrice o rivoluzionaria che sia.

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