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mercoledì 11 agosto 2010

Prandelli, male la prima


Il giorno-dopo l'esordio di Cesarone nostro sulla panchina dell'Italia, non posso fare a meno di dire la mia. E, sfogliando giornali e leggendo blog, non posso non trovarmi daccordo con Roberto Beccantini che sul suo blog smorza i facili entusiasmi (dovuti a cosa se non a qualche faccia nuova al posto dei soliti noti e stonoti?.
Quel che conta, appunto, è il risultato. E la pioggia inglese dice che l'Italia ha perso 1 a 0 contro la Costa d'Avorio priva di Drogba. Cosa sarebbe stato con il bomber del Chlesea? Forse avrebbe vinto l'Italia, forse sarebbe finite 3 a 0 per gli africani. Chi può dirlo?
Certo che l'Italia di Prandelli piaciucchia solo per la ventata di novità: Balotelli, Cassano e Amauri, a parte stappare qualche bottiglia andata a male (come quando lo spumante non fa bollicine) fanno vedere pochissimo, Motta e Molinaro non mi sembrano adeguati e soprattutto all'altezza fisicamente per reggere un modulo che li vede obbligati a sovrapporsi con continuazione per creare superiorità in zona gol.
Il resto? Chiellini il solito guerriero, Bonucci così cocì, Sirigu senza voto ma Viviano secondo me è sempre più forte di lui. Il punto è che, anche con il miglior portiere del mondo, avremmo perso con la Costa d'Avorio.

Nel 2010 l'Italia non ha mai vinto: ricordo che dopo due mesi senza vittorie a Brescia i tifosi cantavano "Quando vinciamo De Biasi quando vinciamo".
Ora, caro Cesare, vero che in due giorni non puoi mettere benzina nelle gambe e idee in teste che non conosci, però puoi cominciare a inculcare qualche barlume di idea. Consapevole, però, che ieri sera ti mancava qualità in mezzo al campo, al stessa che può darti il conterraneo Pirlo o la tua creatura Montolivo. Che ieri hai lasciato fuori per Palombo. Unica nota positiva: nessuno si è fatto male, e i tifosi da nazionale (quelli che guardano l'Italia solo perchè è in prima serata) hanno visto alcune facce nuove. Ma per essere belli e vincenti serve molto altro. Lavoro compreso, e quello, sono sicuro, non mancherà.

venerdì 25 giugno 2010

Italia, fallimento o triste o realtà?

L'Italia ha fatto ridere. Punto. L'Italia di Lippi, forte del credito maturato a incancellabile del mondiale 2006, si è fatta eliminare da Nuova Zelanda, Slovacchia e Paraguay.
Ma il problema penso vada oltre le scelte a difesa del gruppi di Lippi (confermati Gattuso, Cannavaro, Camoranesi, Iaquinta, Zambrotta, elementi che vengono da almeno 2 anni difficili passati più in infermeria che in campo): l'Italia vista in Sudafrica era figlia di un calcio sempre più mediocre; basti pensare che le prime cinque del campionato (Inter, Roma, Milan, Sampdoria e Palermo) hanno fornito a Lippi solamente sei giocatori (De Rossi, Gattuso, Pirlo, Zambrotta, Palombo e Pazzini) e che questi hanno racimolato solamente pochi minuti sudafricani.
La conseguenza è che Lippi ha ricorso al nucleo Juve (reduce dal più grande fallimento della sua storia) e a giocatori che nei loro club giocano per il sesto posto o per la finale di Coppa Italia. Troppo poco per sperare di far bene in un mondiale.
Ed è anche troppo comodo fare l'appello degli assenti: Giuseppe Rossi impiegato a intermittenza del Villareal? Borriello al posto di Pazzini o Quagliarella? Balotelli mai decisivo con Inter e Under 21? Cassano che ha visto da spettatore la rimonta Sampdoria prima di dare il suo contributo al rush finale? Non avrebbero cambiato nulla: la realtà è che oggi il calcio italiano vale il sesto posto in serie A e un'eliminazione bruciante al mondiale. Pertanto, non ridano gli assenti, non si abbattano i presenti: questa è l'Italia attuale.

lunedì 14 giugno 2010

Stasera il menù....mondiali 2010


Stasera si riparte: tutti italiani, in barba alla Padania e al mondiale dei Popoli, tutti attorno allo stesso televisore per tifare FORZAZZURRI.
Il nostro stadio sarà il salotto dell'ORGANIZZATORE, la formazione è nuova di zecca dopo l'esperienza 2006 in piazza Arnaldo a Brescia e il 2002 barricato in casa in religiosa e vana speranza nell'Italtrap. Stasera ci sarà IL FABRY in cabina di regia, RIZZO a dare tranquillità al gruppo, IO E TETO a fluidificare la baltica e GARGIO a tenere alti i cori e i cuori. Oltre a noi...LAURA E ALICE...che non vogliono lasciare da solo L'ORGANIZZATORE FABRI detto anche L'ORGANISADUR.
E a tavola? Riso freddo, salumi, formaggio, pane e il dolce. Il tutto bagnato dalla baltica...E FORZAZZURRIIIIIIIIIIIIIIIIIIII