Visualizzazione post con etichetta trenitalia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta trenitalia. Mostra tutti i post

giovedì 9 settembre 2010

Brescia, schermi al plasma in stazione

Super sorpresa ieri sera quando sono andato in stazione per prendere il treno che mi avrebbe riportato a casa: ad ogni binario, appesi ai pilastri, c'erano attaccati 3 maxischermi che mandavano in onda immagini tratte da non so quale canale. E, clamoroso, si sentiva pure l'audio.

Ad occhio e croce alla stazione di Brescia ne sono stati installati almeno una trentina: non voglio conoscere i termini dell'operazione, certamente però sarei pronto a rinunciare a qualche minuto di "visione" in cambio di treni puntuali e puliti. Sempre che, dando per scontato il ritardo, Trenitalia cerchi almeno di rendere più comoda l'attesa. In quel caso a Brescia non guasterebbero nemmeno alcune sedie in più rispetto alle 18 sistemati nell'atrio d'ingresso. Un po' pochine.

venerdì 2 luglio 2010

Trenitalia, avanti così


Ieri ennesima puntata della vergogna a bordo del treno Milano-Venezia (fortunatamente solo nella tratta Brescia-Desenzano). Salito a bordo, mi accorgo che il vetro (o quel che è) della porta che separa una carrozza dall'altra è stato rotto ma che, il personale sempre diligente e attento, ha posto una serie di scotch per evitare che pericolosissimi pezzi di vetro potessero in qualche modo nuocere.
Ironia della sorte, proprio al di là della porta danneggiata si trovava il bagno (lì fortunatamente la porta c'era) con tutti gli annessi e connessi.


Perdendo lo sguardo oltre il finestrino, vengo rapito dalla scritta "per un maggiore confort tenere i finestrini chiusi". Ma, dico, detto che l'impianto di climatizzazione è un optional per principini, qualche dirigente di Trenitalia ha idea di cosa significhi tenere i finestrini chiusi su quelle carrozze? Forse in futuro abbineranno al biglietto normale una bombola d'ossigeno, previo pagamento supplemento. Non importa, quel che conta è la pubblicità e le campagne che invitano gli italiani ad usare il treno per rispettare l'ambiente: ma il treno rispetta gli italiani?

mercoledì 23 giugno 2010

Trenitalia vergogna

Treno regionale Milano-Verona: stazione di Brescia, ore 19.35. Stranamente il treno è puntuale: "Bene - dico tra me e me - : almeno non farò tardi". Del resto rimanere nella "bela fuori triste e sporca dentro" stazione di Brescia non è nei primi cento desideri di ogni persona normale.
Purtroppo, la fregatura è dietro l'angolo: salgo sul treno e vengo accolto da un odore nauseante di urina (si proprio urina) vedo gente sdraiata scalza sui sedili, resti di pasti firmati mcDonald per terra. Mi tappo il naso, cerco di non appoggiarmi ai sedili e penso che in fondo ho solo 20 minuti di viaggio. Niente da fare, provo a guardare fuori: impossibile, qualche writer di bassa lega ha pensato bene di impiastrare il vetro. Non che il paesaggio di Rezzato, Calcinato e Lonato fosse proprio da cartolina, ma almeno avrebbe ovviato alla tristezza del contorno. Non mi resta che l'iPhone: che può fare tutto, ma non cancellare gli odori.
Grazie Trenitalia, per tutto questo ho pagato anche 2,50 euro: mi ritengo fortunato di non essere uno dei tanti pendolari ormai assuefatti all'odore dei treni. E mi scuso per voi con le mie narici.