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martedì 24 agosto 2010

Desenzano, tuffi notturni al porto

Passeggiando attorno alla mezzanotte di sabato, mi sono imbattuto in due ragazzini (12-13 anni) che si tuffavano dal ponte della Veneziana davanti a parecchi turisti divertiti. Tra tuffi in picchiata e tentativi malriusciti di capriole, i due hanno tenuto banco per parecchi minuti, salvo poi interrompere l'esibizione e sistemarsi sotto l'asciugamano per togliersi l'acqua e tutto quanto avevano "assorbito" durante i tuffi in una parte del lago a Desenzano non certamente famosa per la limpidezza dell'acqua.




lunedì 16 agosto 2010

Pirlenfest 2010: promossa a pieni voti

Aperitivo di pranzo a Ferragosto: niente spiaggia, ma il centro storico di Rivoltella per la consueta Pirlenfest. Due chioschi organizzati dall'associazione amici di Borgo di Sotto hanno portato nel cuore della frazione desenzanese (che tuttavia non ha mai nascosto velleità autonome) centinaia di persone.
Il pirlo, rigorosamente con il Campari, è andato via come l'anguria: l'offerta libera, un incentivo a premiare i volontari. Unico neo...la pizza in accompagnamento al pirlo, piuttosto....gommosa. Due olivelle non avrebbero guastato ma a offerta libera non si deve guardare in bocca quindi un grosso complimento a tutti.
Speriamo che il prossimo anno l'iniziativa prosegua: sarebbe un giusto riconoscimento a quei fiumi di Campari che hanno invaso Rivoltella. Promossi a pieni voti.



venerdì 6 agosto 2010

Se il russo si prende Desenzano

Se il russo si prende Desenzano, forse la vodka sarà più venduta del pirlo col Campari. Poco importa se il russo in questione in realtà ha, forse, nazionalità ucraina; in fondo, un tempo, era la stessa cosa e la distruzione dell’ex Urss ha solo prodotto tante nazionali e frammentato un impero.
Detto questo, se il russo-ucraino si compra Desenzano, forse urge una riflessione: perchè il russo, che ora chiamerò ucraino (ma secondo i più è davvero russo), nel 2004 si è preso Villa Bober, operazione da 6,7 milioni di euro. Si è però portato a casa una villa al confine tra Desenzano e Sirmione in grado di far venire l’acquolina in bocca nientemeno che a Micheal Schumacher, fermatosi però di fronte ad una richiesta economica simile, che si portava in dote un intervento di ripristino da quasi due milioni di euro per la ristrutturazione e la messa a norma degli impianti elettrici e idraulici.

Detto di Villa Bober, che a Desenzano è famosa come e più del sindaco e ambita come e più di tutte le miss del Garda, lo stesso ucraino (russo?), che si dice sia un imprenditore nel settore dell’abbigliamento (anche se i soliti bene informati sostengono essere Mikhail Kasyanov, ex politico e primo ministro che nel 2006 fu ricoverato a Desenzano per un piccolo malore mentre per qualche altro il padrone di Villa Bober sarebbe nientemeno che il patron del Chelsea Roman Abramovich) si è comprato anche il Sesto Senso per la modica cifra di 5,8 milioni di euro. Tutto insieme, si tratta di investimenti da 12,5 milioni più spese di ristrutturazione in sei anni: un numero sbalorditivo, che per forza nasconde una potenza economica fino all’altro giorno insospettabile in riva al Benaco, abituata ad immobliaristi e ad imprenditori "scafati" ma "vergine" al cospetto di tanta potenzialità sbattuta sul piatto della bilancia.

Ora, detto che Abramovich ha altro a cui pensare e che non frequenta il basso Garda, mi limito a pensare a Mikhail Kasyanov, ex primo ministro russo poi improvvisamente sparito dalla scena politica internazionale dopo lo scandalo Russiagate in cui sparirono 4,8 miliardi di dollari (5 miliardi di euro, spicciolo più spicciolo meno). Se questo, ma certezze non ce ne sono e spesso in una rosa di nomi quello giusto non viene mai citato, è il magnate che sta comprando quello che di più costoso c’è a Desenzano, i tempi in cui il porto Vecchio era la Postera e Capolaterra la capitale delle osterie sono davvero di un'altra epoca.

venerdì 16 luglio 2010

E Rizzo finalmente fotografa Desenzano dal cielo...o quasi

Non è segreta la mia considerazione che Desenzano non è un comune ma un Principato che dovrebbe avere un'indipendenza totale. Ma queste sono vaccate...ho però moltissimo apprezzato che il mio fotopusher di riferimento, Marco Rizzini detto Rizzo, ha fotografato il principato da una postazione del tutto particolare...probabilmente qualche tetto (non tetta) sul porto vecchio. Come diceva il saggio (o forse no) i forti gaurdano il cielo dalle cime e il lago dal lago: stavolta accontentiamoci del lago dal cornicione....sul blog di Marco Rizzinim, uno scorcio di Desenzano che ritrate il porto nuovo e il porto vecchio, simboli della Desenzano borgo di pescatori e della Desenzano attuale.

venerdì 2 luglio 2010

Trenitalia, avanti così


Ieri ennesima puntata della vergogna a bordo del treno Milano-Venezia (fortunatamente solo nella tratta Brescia-Desenzano). Salito a bordo, mi accorgo che il vetro (o quel che è) della porta che separa una carrozza dall'altra è stato rotto ma che, il personale sempre diligente e attento, ha posto una serie di scotch per evitare che pericolosissimi pezzi di vetro potessero in qualche modo nuocere.
Ironia della sorte, proprio al di là della porta danneggiata si trovava il bagno (lì fortunatamente la porta c'era) con tutti gli annessi e connessi.


Perdendo lo sguardo oltre il finestrino, vengo rapito dalla scritta "per un maggiore confort tenere i finestrini chiusi". Ma, dico, detto che l'impianto di climatizzazione è un optional per principini, qualche dirigente di Trenitalia ha idea di cosa significhi tenere i finestrini chiusi su quelle carrozze? Forse in futuro abbineranno al biglietto normale una bombola d'ossigeno, previo pagamento supplemento. Non importa, quel che conta è la pubblicità e le campagne che invitano gli italiani ad usare il treno per rispettare l'ambiente: ma il treno rispetta gli italiani?

giovedì 1 luglio 2010

Il Garda dal lago




Il giorno dopo una splendida gita in barca, mi ritrovo alla scrivania pensando a quell'acqua liscia come l'olio, al piacere di un tuffo in mezzo al lago e alla leggerezza con cui, attraccati ad un porto, ci si può bere una birretta fresca.
Ieri pomeriggio è stata inaugurate l'estate a bordo dell'Enterprise con capitan Rizzo al posto di comando, almeno fino a quando non me l'ha ceduto.
Dal porto di Desenzano abbiamo raggiunto la spiaggua della Brema, al largo di Colombare di Sirmione dove mi sono fatto il primo bagno dell'estate (dalla barca).
Dopo una sosta, ci siamo avvicinati al Castello di Sirmione passando davanti a Villa Ansaldi, dove il ministro Mariastella Gelmini ha festeggiato il suo matrimonio nello scorso inverno.
Da Sirmione abbiamo puntato verso Rivoltella, zona porto, dove la spiaggia era più viva che mai grazie anche al nuovo campo da beach volley appena terminato. Un salto sulla riva, due birre al bar e via verso Desenzano. Fine della gita: ma dall'equipaggio manca un mezzo marinaio. Affondato davanti al faro durante la manovra di attracco (anche se a me piace chiamarlo parcheggio).

venerdì 18 giugno 2010

Brescia, quante intercettazioni!


Leggo sul numero odierno del quotidiano locale Bresciaoggi, in un servizio a firma di Adriano Nitto, che la Procura di Brescia ha fatto controllare 447 utenze telefoniche nel 2009 (dicasi pure intercettazioni). Scopro invece sul Post che in Italia le utenze intercettate sarebbero poco più di 132 mila. A questo punto mi viene in soccorso la matematica: se in Italia, secondo Wikipedia, siamo in 60 milioni, significa che la percentuale nazionale delle persone intercettate è dello 0,25%. A Brescia invece, facendo lo stesso calcolo, la percentuale è pari allo 0,41%: parecchio di più della media nazionale. Praticamente in comuni come Desenzano (26 mila abitanti circa) ci sono 100 persone intercettate, a Salò (10 mila abitanti, più o meno) gli intercettati sarebbero 40: che ci siano più telefoni, più mascalzoni o inquirenti più dediti al proprio lavoro a Brescia e provincia rispetto al resto d'Italia?