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sabato 26 giugno 2010

Brescia e le strade del sesso: quasi sempre le stesse



Cinque anni fa, in un servizio su Bresciaoggi venne tracciata la mappa del sesso a Brescia: con una divisione "geografica" divisa per clienti e "lavoratori": cinque anni dopo, con quasi 3 anni di governo del centrodestra (con la Lega in primis) il tentativo di "trovare la differenza" si rivela un gioco di difficilissima applicazione.
E' cambiato pochissimo in via Milano, pochissimo in via XX settembre, praticamente nulla a Buffalora dove le prostitute ci sono anche di giorno, incuranti di tutto e tutti. Del resto,di cosa devono curarsi? Lì ci sono sempre state e, probabilmente, lì ci resteranno.
I cambiamenti, a dire il vero, riguardano Largo Torrelunga, un tempo "area" degli scambi di coppia e ora divenuto parcheggio giovane per gli adepti di piazza Arnaldo. Poi, il nulla: solo tanti appartamenti sequestrati (via dei Mille, via Milano) e tante persone denunciate (anche clienti). Il risultato? Se non stanno in casa, andranno da qualche altra parte. Probabilmente, nuovamente per strada. A questo punto mi pare evidente che il problema non sia il colore politico di chi gestisce la sicurezza o il decoro della città, quanto, semmai, le abitudini di una parte dei cittadini...

venerdì 25 giugno 2010

E chi ha detto che le donne non amano il calcio?


"Vuoi mettere quei 22 giovanotti in mutande che corrono dietro a un pallone con mio marito incollato davanti alla tv? A questo punto io mi accontento di un giovanotto solo, però in carne ed ossa". Deve essere stato questo il pensiero di alcune focose donne italiane nelle ultime settimane. Mentre il marito seguiva Quagliarella e De Rossi, loro si sono messe un po' di pepe (non quello della Juve e della nazionale)sulla quotidianità. E' quanto accaduto durante i mondiali di calcio in cui i motel della capitale sono risultati sovraffollati proprio durante i 90 minuti in cui l'Italia è scesa in campo.
L'associazione di idee è presto fatta: anche alle donne piace il calcio, riescono così a "saltare l'uomo". E senza l'Italia?