Visualizzazione post con etichetta sicurezza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sicurezza. Mostra tutti i post

domenica 11 luglio 2010

Paderno Franciacorta, ladri in azione

Di seguito ecco una serie di fotografie, la maggior parte inedite (quattro le ho pubblicate sull'edizione odierna di Bresciaoggi) e presenti solamente su questo blog, che ritraggono i ladri in azione al bar Roma di Paderno Franciacorta, un piccolo paese a una ventina di chilometri da Brescia. Si tratta della terza spaccata in cinquanta giorni, la refurtiva, senza contanti, consiste solo in sigarette, ricariche telefoniche e gratta e vinci. Tre colpi in sei settimane mi sembrano decisamente troppi: cosa possono fare i cittadini per proteggersi e, ancor di più, cosa possono fare gli imprenditori per evitare che questo accada? Il caso, già sollevato sull'edizione odierna di Bresciaoggi, mette a nudo una situazione che, specialmente in zone lontano dai grandi centri abitati, spesso risulta essere sconosciuta.








sabato 26 giugno 2010

Qui il bavaglio, a Mosca i coltelli


Mentre in Italia si pensa al bavaglio per cercare di limitare fuga di notizie e mezzi di informazione, in Russia è stato assassinato un giornalista di 26 anni, Dmitrij Okkert. Ho appreso la notizia dal blog del collega Andrea Riscassi, grande esperto del mondo dell'informazione russa. Mi limito ad annotare come, forse, qui non si stia così male: altrove si muore. E ogni commento è senza dubbio superfluo: se qui la categoria dovrebbe lottare per lavorare, a Mosca si lavora per lottare: invertendo l'ordine dei fattori, questa volta il risultato cambia. E molto. Secondo il portale freedomhouse.org che stila una classifica dei paesi più liberi in per quanto riguarda il settore del'informazione, l'Italia, (parzialmente libera secondo il portale) è al 72esimo posto (insieme all'India e al Benin) e dietro il Sudafrica e i Ghana. La Russia è al 172esimo posto: paese pericoloso.

venerdì 4 giugno 2010

Sicurezza in piazza Arnaldo. Problema o pretesto?

Il vicensidaco di Brescia Fabio Rolfi ha annunciato un giro di vite in piazza Arnaldo: più controlli nei bar, più controlli tra i frequentatori. Ho il sospetto che tra qualche ora potrei venire perquisito perchè bevo un aperitivo in una piazza dove l'altra sera è stato accoltellato un giovane con precedenti più che significativi. Mi sembra, onestamente, troppo.
L'aggressione è un regolamento di conti: probabilmente sarebbe successo ovunque, al benzinaio come al parco Ducos. Ma poco importa: l'importante è trovare un pretesto per mettere in mostra un sistema di sicurezza che, dopo le ultime polemiche, non prenda solo gli extracomunitari come bersaglio. Condivido nella sostanza (la caccia all'extracomunitario è diventata ormai al limite del grottesco), non nei termini.
Parlando con un carabiniere, ieri si discuteva sulla possibilità di una maxiretata, magari con l'ausilio dei cani antidroga. "Impossibile - assicurava il mio interlocutore - : per due motivi, in primis perchè un cane antidroga può lavorare 20' per poi riposarne 40', poi perchè in una realtà con così tanta gente i cani si innervosiscono e i profumi non fanno che distrarli".
Probabilmente assisteremo a qualche controllo campione nei bar: per controllare che amministrativamente sia tutto in ordine, che i permessi siano in regola. Perchè è la sola cosa fattibile in attesa di una schedatura per poter bere un aperitivo. Del resto si voleva valorizzare tutta la città. E allora...perchè non partire dalla svalorizzazione sociale e commerciale di una realtà come piazza Arnaldo?