Lo ammetto. Sono teso. E non mi capitava da anni: tornare in serie A vuol dire tornare tra i grandi, come per chi fa un esame di riparazione tornare a settembre ancora nella vecchia classe, come se l'estate di purgatorio non ci fosse mai stata. E come d'incanto ecco che i 5 anni in serie B potrebbero svanire, che Albinoleffe, Livorno, Zeman e super Mario Somma, potrebbero non esserci mai stati: per prepararmi alla sfida ho aperto l'armadio dei ricordi e spedito sms a quei protagonisti che in serie A mi hanno fatto sognare. Qualcuno ha risposto, altri no: del resto l'amicizia è merce rara e non sempre si riceve per quanto si offre. Dall'armadio ho preso due maglie: cui sono legato per motivi diversi. Qulla numero 10 di Roby Baggio, simbolo di un'epoca e di una avanguardia calcistica bresciana, e quella numero 11 di Del Nero, simbolo di una potenzialità mai espressa. Entrambe, in fondo, rappresentano il sogno e il limite di questo Brescia. Deciderò quale mettere poco prima della partita: poi, la palla al campo e ai suoi abitanti. Sperando che il brescia vAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA per ritornare in AAAAAAAAAAAAAAA
Visualizzazione post con etichetta torino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta torino. Mostra tutti i post
domenica 13 giugno 2010
E la grande attesa per Brescia-Torino
Lo ammetto. Sono teso. E non mi capitava da anni: tornare in serie A vuol dire tornare tra i grandi, come per chi fa un esame di riparazione tornare a settembre ancora nella vecchia classe, come se l'estate di purgatorio non ci fosse mai stata. E come d'incanto ecco che i 5 anni in serie B potrebbero svanire, che Albinoleffe, Livorno, Zeman e super Mario Somma, potrebbero non esserci mai stati: per prepararmi alla sfida ho aperto l'armadio dei ricordi e spedito sms a quei protagonisti che in serie A mi hanno fatto sognare. Qualcuno ha risposto, altri no: del resto l'amicizia è merce rara e non sempre si riceve per quanto si offre. Dall'armadio ho preso due maglie: cui sono legato per motivi diversi. Qulla numero 10 di Roby Baggio, simbolo di un'epoca e di una avanguardia calcistica bresciana, e quella numero 11 di Del Nero, simbolo di una potenzialità mai espressa. Entrambe, in fondo, rappresentano il sogno e il limite di questo Brescia. Deciderò quale mettere poco prima della partita: poi, la palla al campo e ai suoi abitanti. Sperando che il brescia vAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA per ritornare in AAAAAAAAAAAAAAA
venerdì 11 giugno 2010
Il Brescia, la serie A, e un sogno ricorrente
Domenica sera sapremo se Firenze sarà alle spalle, sapremo se sarà lecito sognare un nuovo Roberto Baggio, sapremo se nel vetusto e inclassificabile Rigamonti torneranno il Milan, l'Inter, la Juventus e la Roma. Sapremo se la squadra sarà all'altezza della città.
In altre parole, sapremo se il Brescia sarà da serie A: perchè la città ormai lo è da tempo, la metropolitana la uniformerà ai più moderni sistemi di trasporto, il tessuto imprenditoriale ne fanno il terzo distretto industriale italiano, le grandi mostre nell'ultimo quinquennio hanno fatto della nostra provincia un polo turistico se non di prima fascia quasi. A tutto questo, manca una squadra di calcio all'altezza, un'espressione sportiva d'avanguardia. Perso il volley, perso il rugby, la pallanuoto ni costante ridimensionamento, il calcio pare l'unico sport in grado di infiammare cuori e alimentare sogni.
Domenica toccherà proprio al calcio: riempire il Rigamonti (e le code ai botteghini sembrano di buon auspicio) e spingere il Brescia in serie A. Faccio un appello personalissimo alla squadra: non deludete i bresciani, una nuova batosta allargherebbe il solco e raffredderebbe il gelo che vi ha accompagnato per tutto l'anno...giocando con 3 mila spettatori in uno stadio deserto. In bocca al lupo, Brescia.
Iscriviti a:
Post (Atom)