venerdì 2 luglio 2010

Trenitalia, avanti così


Ieri ennesima puntata della vergogna a bordo del treno Milano-Venezia (fortunatamente solo nella tratta Brescia-Desenzano). Salito a bordo, mi accorgo che il vetro (o quel che è) della porta che separa una carrozza dall'altra è stato rotto ma che, il personale sempre diligente e attento, ha posto una serie di scotch per evitare che pericolosissimi pezzi di vetro potessero in qualche modo nuocere.
Ironia della sorte, proprio al di là della porta danneggiata si trovava il bagno (lì fortunatamente la porta c'era) con tutti gli annessi e connessi.


Perdendo lo sguardo oltre il finestrino, vengo rapito dalla scritta "per un maggiore confort tenere i finestrini chiusi". Ma, dico, detto che l'impianto di climatizzazione è un optional per principini, qualche dirigente di Trenitalia ha idea di cosa significhi tenere i finestrini chiusi su quelle carrozze? Forse in futuro abbineranno al biglietto normale una bombola d'ossigeno, previo pagamento supplemento. Non importa, quel che conta è la pubblicità e le campagne che invitano gli italiani ad usare il treno per rispettare l'ambiente: ma il treno rispetta gli italiani?

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